Come scritto nel mio profilo, uno dei settori in cui amo tradurre è il campo economico. Ecco un breve estratto da un articolo di un sito francese che parla dell'impatto dell'evoluzione demografica nei mercati azionari. Per chi volesse leggere in intero i due articoli ho messo i link in fondo al post.
L’opinione di Fisher Investments Europe sull’impatto dell’evoluzione demografica nei mercati azionari
L’invecchiamento delle popolazioni è un segnale di decadenza economica? Gli opinionisti, di cui seguiamo le analisi, spesso sostengono che le popolazioni più anziane implichino meno consumatori, una ridotta mano d’opera, una minore produttività a fronte di spese fiscali più alte per i governi. Sufficienti elementi, secondo loro, che mineranno la crescita economica e di conseguenza il valore delle azioni. Tuttavia lo studio di Fisher Investments Europe circa l’impatto economico delle tendenze demografiche dimostra che questi timori esagerano l’importanza della demografia e dell’invecchiamento.
Le tendenze demografiche evolvono nel tempo
L’analisi delle tendenze demografiche realizzato da Fisher Investments Europe dimostra che esse evolvono molto lentamente, nell’arco di anni o addirittura di generazioni. L’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) stima che il tasso di natalità negli Stati Uniti fosse di oltre 20 nuovi nati ogni 1000 abitanti negli anni ‘50.[i]Un fenomeno, il « baby boom », che dopo la Seconda Guerra mondiale ha destato molta preoccupazione a causa di tassi di natalità record. Nel 1969 il tasso di natalità americano era scivolato a 17,5 nuovi nati ogni 1000 abitanti, per poi scendere sotto a 15 a metà degli anni ‘70.[ii] È in seguito ricresciuto negli anni ‘80 e ‘90, prima di diminuire nuovamente. Attualmente il tasso è prossimo al 10.[iii] Secondo noi da questa evoluzione si possono trarre parecchi insegnamenti. Sebbene la tendenza generale sia al ribasso, è anche vero che i periodi sono stati altalenanti, quindi le estrapolazioni lineari del tasso di natalità più recente ci sembrano erronee. Inoltre, secondo la nostra esperienza, la maggior parte delle proiezioni demografiche si basa su calcoli lineari che non possono tenere conto di potenziali cambiamenti, come ad esempio l’immigrazione. L’ONU ha anche riconosciuto che spesso gli stati comunicano dati errati e sottostimano o minimizzano gli effetti degli eventi demografici.[iv]
Per continuare a leggere scarica il file tradotto.
Per vedere l'originale vai su https://www.latribune.fr/partenaires/fisher-investments/le-point-de-vue-de-fisher-investments-europe-sur-l-impact-de-l-evolution-demographique-sur-les-marches-actions-965861.html
Grazie a chi vorrà commentare o chiedere informazioni. a presto!
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